Come funzionano le caldaie a condensazione? Per prima cosa bisogna dire che le caldaie a condensazione hanno sostituito quelle tradizionali e oggigiorno rappresenta la migliore tecnologia per riscaldare l’abitazione e avere acqua calda a disposizione. In seconda battuta sottolineiamo che come sia importante capire la struttura in quanto sapere le varie componenti ci aiuta a comprenderne il funzionamento. Una caldaia a condensazione è formata da:
- il bruciatore che ha il compito di mescolare l’aria e il combustibile e così alimentare la camera di combustione.
- la camera di combustione o focolare
- tubi per far circolano i fumi caldi della combustione e incanalarli correttamente per lo scambio di calore con il fluido termovettore
- un involucro esterno di materiale isolante. Esso serve per mantenere tutto il calore all’interno e non disperderne nemmeno un po’.
Caldaie a condensazione: il funzionamento
Le caldaie a condensazione come funzionano? Il principio è semplice. L’aria e il combustibile entrano insieme e innescano la combustione all’interno di una camera stagna. Ogni caldaia è oltretutto dotata di un importante elettroventilatore che ha come funzione principale quella di prelevare l’aria esterna per forzare l’espulsione dei prodotti di combustione verso il camino per la loro dispersione.
In questo modo la caldaia a condensazione permette un rendimento termico superiore al 90% del combustibile utilizzato grazie al recupero del calore sprigionato dal vapore acqueo contenuto nei fumi della combustione. La specialità delle caldaie a condensazione riguarda, infatti, proprio la possibilità di trasformare termodinamicamente l’energia prodotta durante la combustione.
In pratica i fumi prodotti con la combustione vengono raffreddati e pertanto riportati allo stato liquido. In questo modo si recuperare il calore utilizzato per preriscaldare l’acqua di ritorno. Per compiere questo passaggio la temperatura dei fumi deve essere tenuta sotto il fatidico “punto di rugiada” ovvero circa a 56° C per i fumi prodotti dalla combustione di metano.
Per comprendere, con un esempio pratico e tratto dalla vita quotidiana, lo speciale funzionamento di una caldaia a condensazione rispetto al funzionamento di una caldaia normale basta pensare alla pentola d’acqua che bolle sul fuoco. Il concetto è semplicissimo e alla portata di tutti, anche dei non esperti del settore. Senza coperchio il calore si disperde nella cucina e il bollore viene raggiunto più lentamente. Se si usa il coperchio per coprire la pentola, invece, il calore rimane all’interno e l’acqua bolle più velocemente dimezzando così il tempo per la cottura della pasta.
Caldaia normale vs caldaia a condensazione: punti in comune e differenze
Che differenze ci sono fra le caldaie normali e le caldaie a condensazione? Quali invece sono i punti in comune? In comune davvero pochi a parte il fatto di riscaldare l’ambiente. Sono, però, proprio le caldaie a condensazione a garantire una migliore efficienza energetica e una netta riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera. Ecco perché si notano maggiormente le differenze – che sono oltretutto superiori numericamente – rispetto alle somiglianze.
Nelle normali caldaie il vapore acqueo generato dalla combustione viene disperso. Risulta impossibile recuperare l’energia termica o “calore laterale”. Al contrario le caldaie a condensazione sfruttano proprio questo così come abbiamo spiegato all’interno del funzionamento.
Altra differenza riguarda la temperatura dei fumi in uscita che nelle caldaie ad alto rendimento è inferiore ai 140 – 160 °C nelle caldaie mentre nelle caldaie tradizionali è inferiore ai 200 – 250 °C. Nelle caldaie a condensazione la temperatura dei fumi viene invece portata sotto il punto di rugiada.
Per finire la caldaia a condensazione ha sì un costo più alto delle calde tradizionali, ma è facilmente ammortizzabile. Come? In primis con la durata visto che è garantita per funzionare almeno quindici anni Poi attraverso la manutenzione. Questa tipologia di caldaia ha meno costi di gestione rispetto alle caldaie o alle stufe a biomassa. Oltre a questo il costo può essere anche dimezzato grazie all’ecobonus ovvero ad importanti incentivi e detrazioni fiscali messe a disposizione di ogni contribuente dallo Stato.
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